Le Villi

Primavera. In un piccolo villaggio della Foresta Nera si festeggia il fidanzamento fra Anna (figlia del ricco possidente Guglielmo Wulf) e Roberto, che la sera stessa partirà per Magonza, allo scopo di prendere possesso dei beni ereditati da un’anziana parente. 

Nonostante l’allegria generale, Anna è preoccupata che Roberto non torni più da lei e infila nella sua valigia un mazzolino di nontiscordardimé. Il ragazzo cerca di tranquillizzarla, dicendole che sarà di nuovo a casa entro pochi giorni, ma Anna gli rivela di aver sognato che lo attendeva ormai morente. Roberto ribadisce la forza e l’integrità dei propri sentimenti e, dopo aver ricevuto la benedizione del futuro suocero e salutato tutti, si mette in viaggio.

Una narrazione rivela che, purtroppo, le paure di Anna si sono avverate. Una “sirena” di Magonza ha sedotto Roberto, facendogli dimenticare la fidanzata e dilapidare l’intero patrimonio. Dopo avere tanto atteso il fedifrago, Anna è morta di dolore. 

La notizia non ha però raggiunto Roberto, che, trovandosi ridotto in miseria, ha deciso di ritornare al proprio villaggio e implorare il perdono di Anna. Ma una minaccia incombe su di lui: le Villi, spiriti della foresta che, quando una fanciulla si spegne per amore, attendono colui che l’ha tradita nelle notti di tregenda, per costringerlo a danzare insieme a loro fino alla morte.

Inverno. Seduto fuori dalla propria dimora, Guglielmo non si rassegna al fatto che Roberto rimanga impunito. Se solo la leggenda delle Villi fosse vera, potrebbe morire tranquillo, sapendo che la figlia è stata vendicata. Dopo aver chiesto perdono a Dio per un simile pensiero, l’uomo rientra e, proprio in quel momento, le voci spettrali delle Villi annunciano l’arrivo di Roberto, il quale si sforza di non cedere al terrore superstizioso che lo attanaglia.

Diviso fra l’odio verso la donna che lo ha condotto alla rovina e la speranza che Anna sia ancora viva e disposta a perdonarlo, Roberto si appresta a bussare alla porta di casa Wulf. All’improvviso, gli appare il fantasma della fidanzata, che dichiara di non essere più l’amore, ma la vendetta, e rinfaccia al traditore i giuramenti infranti. Quindi attira Roberto a sé, mentre le Villi li circondano, trascinandoli in una danza vorticosa. Invano lui invoca pietà: chi in vita fu sordo all’amore non avrà perdono nella morte. Quando il destino di Roberto si compie, le Villi e il fantasma di Anna (finalmente placato) svaniscono nel nulla.