Diario di Bohème

La nascita di un’opera all’Arena di Verona

Una nuova produzione per La Bohème firmata da Alfonso Signorini

 

Nel centenario dalla morte di Giacomo Puccini, Fondazione Arena ha voluto omaggiare il grande compositore con una nuova produzione della Bohème, “l’opera perfetta” secondo direttori, registi e cantanti, assente da 13 anni dall’anfiteatro veronese. 

 

Un progetto speciale che porta la firma di Alfonso Signorini, da sempre divulgatore di arte e musica, con diverse regie d’opera all’attivo e al suo debutto in Arena. Accanto a lui lo scenografo Guillermo Nova.



«Abbiamo immaginato un impianto scenico del tutto trasparente, che consenta a più azioni, anche a quelle tradizionalmente nascoste, il loro svolgimento. Gli occhi dello spettatore potranno spostarsi dalla mansarda di Rodolfo e dei suoi amici a quella di Mimi, sorpresa nelle sue scene di vita quotidiana. Così nel secondo atto: complice una altrettanto trasparente pedana che riveste l’intero palcoscenico, in cui vive il mondo di metà Ottocento, ricostruito, dai costumi ai singoli dettagli, in modo scrupoloso, a rappresentare un vero e proprio tableau vivant, che non conosce stagioni. Ci accosteremo a questo capolavoro con il massimo rispetto: sarà La Bohème non “del regista” ma di Puccini».


Alfonso Signorini, regista

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