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Filarmonico 2023
12° Concerto
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Opera in forma di concerto di Giuseppe Verdi
Dal 13 al 20 dicembre va in scena Un Ballo in maschera di Giuseppe Verdi, in forma di concerto. Sul podio del Filarmonico fa il suo atteso ritorno il maestro Daniel Oren.
ALLESTIMENTO
Direttore d’orchestra Daniel Oren
Maestro del Coro Vito Lombardi
ORCHESTRA e CORO DELL’ARENA DI VERONA
TRAMA
ATTO I
Ufficiali, gentiluomini, qualche popolano. Fanno tutti anticamera nella casa del governatore di Boston, Riccardo conte di Warwich, lodandone la nobiltà di cuore. Appartato, un gruppetto di congiurati - capeggiato da Samuel e Tom - borbotta propositi di omicidio.
Ma ecco Riccardo. Spontaneo, affabile, è un uomo di potere illuminato, che incarna i valori della giustizia, del coraggio e della filantropia. Il paggio Oscar gli sottopone la lista degli invitati a un imminente ballo mascherato. Un rapido sguardo e il governatore scorge subito il nome della donna di cui è segretamente innamorato, Amelia. È la moglie di Renato, suo migliore amico e fedele segretario. Emozionato, esprime in disparte il suo amore, poi congeda tutti.
Entra Renato che, notato il turbamento di Riccardo, rivela di conoscere il motivo di tanta preoccupazione. Per un attimo il governatore pensa che il marito di Amelia sappia tutto. Renato allude invece a un complotto di corte ed esprime i suoi timori, esortando l’amico a preservare la sua vita per il bene della patria. Dopo questa nobile invocazione, un giudice porta dei dispacci da firmare, fra cui l’esilio a una donna. Riccardo vuole saperne di più. È Ulrica, una maga - precisa il giudice - “dell'immondo sangue dei negri”. Ma Oscar la difende, descrivendone con ironia le capacità divinatorie. Il Conte ha un'idea: andrà dall'indovina di persona, travestito da pescatore. Renato teme si tratti di un gesto imprudente, ma Riccardo, divertito, invita tutti i presenti a raggiungere l'antro della maga.
Osservata da una folla superstiziosa e intimorita, nel suo tugurio Ulrica evoca il Demonio. Si fa avanti un marinaio, Silvano, al quale la donna predice che presto riceverà dell'oro e un riconoscimento. Riccardo, confuso tra i popolani, fa scivolare nella tasca del marinaio un foglio di promozione facendo così avverare la profezia tra il tripudio generale.
Preannunciata da un servo, entra Amelia, agitatissima. Chiede alla maga il modo di liberarsi da una passione d'amore che la tormenta e la fa sentire in colpa. Ulrica le consiglia come rimedio un'erba magica che si raccoglie di notte nel campo delle esecuzioni capitali. Riccardo, che ha sentito tutto, ora sa che il suo amore è ricambiato.
Uscita Amelia, Ulrica fa rientrare tutti. Riccardo, nei panni del finto pescatore, si fa avanti e porge all'indovina la mano da leggere. Il responso è funesto: presto morirà. Non sul campo di battaglia, come lui vorrebbe, ma per mano di un amico. Riccardo reagisce allo sconcerto ed esorcizza la profezia ridendo, ma è visibilmente turbato. E chi sarà l'amico? Il primo che gli stringerà la mano, sentenzia Ulrica. L'arrivo di Renato, che ignaro di tutto gli stringe la mano, rassicura i presenti: l'oracolo ha senz'altro mentito. A questo punto, Riccardo svela la sua vera identità, revoca il bando alla maga e le dà del denaro, mentre il popolo lo acclama.
ATTO II
Siamo in un campo solitario alla periferia di Boston. La luna è velata. Amelia arriva sconvolta e angosciata. Cerca l’erba che le cancellerà dal cuore il suo sentimento colpevole. Ma esita. Quando lo avrà dimenticato cosa le resterà? All’improvviso arriva Riccardo. Lei cerca di sottrarsi alla passione che la devasta, lui la porta a confessare. E l’amore, in quel luogo sinistro, esplode come un fulmine capace di scardinare ogni ordine precostituito.
Si sentono dei rumori. È Renato, venuto ad avvertire che i congiurati hanno deciso di tendere un agguato al governatore. Amelia fa in tempo a coprirsi il volto con un velo e a non farsi riconoscere dal marito. Riccardo si convince a mettersi in salvo e affida la donna a Renato perché la riporti in città, con la promessa di non rivolgerle mai la parola o lo sguardo.
Arrivano intanto, con intenzioni omicide, Tom, Samuel e gli altri congiurati. Sorpresi di trovare Renato al posto di Riccardo, fanno allusioni beffarde sulla donna misteriosa. Vorrebbero vederla in viso e, a un certo punto, Tom cerca di strapparle il velo. Renato reagisce, nasce una zuffa. Nel tentativo di separare i contendenti, Amelia perde il velo. I congiurati restano di stucco e ridacchiano su quel singolare convegno amoroso clandestino. Sconcertato, intimamente ferito, Renato decide di vendicarsi e invita Samuel e Tom per l’indomani a casa sua. Poi, come promesso, scorta Amelia in città.
ATTO III
Nello studio di Renato, esplode la lite fra i due coniugi. Lei cerca di discolparsi, lui le dice che dovrà morire per lavare il disonore. Amelia chiede di poter riabbracciare il figlio per l'ultima volta. Impietosito, l'uomo si convince che non deve colpire lei, ma l'amico che l’ha tradito.
All'arrivo di Samuel e Tom, Renato chiede di unirsi alla congiura. I due non si fidano, ma quando l'uomo, a conferma della sua determinazione, offre in pegno la vita del figlio si convincono. Resta solo da decidere chi ucciderà Riccardo, posto che tutti e tre hanno buoni motivi per farlo. Si decide l'estrazione a sorte del nome. Renato chiama Amelia e le fa scegliere un biglietto da un'urna, la donna è atterrita, ha brutti presentimenti, ma esegue: il nome è quello di Renato, che esulta all'idea dell'imminente vendetta. Arriva Oscar con gli inviti per il ballo in maschera organizzato per la sera stessa: un contesto ideale per un assassinio. Amelia, che ormai ha capito tutto, medita sul modo di salvare Riccardo.
Intanto, nel suo studio privato, Riccardo - dilaniato da una lotta interiore tra impulso amoroso e principi morali - ha deciso: Renato sarà trasferito in Inghilterra e lui non rivedrà più Amelia. Si sente solo, disperato. Il ricordo di lei non lo abbandona. E quando Oscar gli consegna un biglietto in cui una donna sconosciuta lo avvisa che durante il ballo qualcuno attenterà alla sua vita, Riccardo non ci dà peso. Ha un solo desiderio: rivedere Amelia per l’ultima volta.
Durante il ballo, i congiurati cercano di riconoscere il governatore tra le maschere. Renato chiede a Oscar di indicargli il costume di Riccardo. Il paggio scherza su questa curiosità, non lo vuol dire. Renato insiste minacciandolo: è per una questione grave. Oscar rivela l’identità.
Intanto, Riccardo danza un minuetto con una dama in domino bianco, l’autrice della lettera, nella quale non tarda a riconoscere Amelia. Lei lo supplica di salvarsi, ma Riccardo ha predisposto tutto: la informa che andrà in Inghilterra con il marito e che questo è il loro ultimo addio. Si avvicina Renato, che pugnala il governatore tra lo sgomento degli invitati. Prima di spirare, Riccardo giura che Amelia è pura e perdona il suo assassino. Con la sua morte, l’illusione di un amore sublime, sofferto più che vissuto, si dissolve insieme con l’utopia del buon governo.
(di Roberto Mori)
CAST
Riccardo
Murat Karahan
Renato
Simone Piazzola
Amelia
Anna Pirozzi (13, 17, 20/12)
Daria Masiero (15/12)
Ulrica
Graziella De Battista
Oscar
Enkeleda Kamani
Silvano
Gianfranco Montresor
Samuel
Romano Dal Zovo
Tom
Dongho Kim