Cultura e impresa: presentati i nuovi sponsor a fianco di Fondazione Arena

Cultura e Impresa. Nuovi sponsor e 67 colonne a fianco di Fondazione Arena per il Festival 2024. Già raccolto oltre 1 milione e mezzo di euro. Alla serata dedicata agli imprenditori ospite la pallavolista Maurizia Cacciatori. Presenti anche il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi e il regista della nuova produzione de La Bohème Alfonso Signorini.

Una serata che apre ufficialmente le porte all’Arena Opera Festival 2024. E ai nuovi sostenitori, imprenditori in prima linea per la cultura. Si è tenuto ieri sera, in sala Maffeiana, l’evento della Fondazione Arena di Verona dedicato a sponsor e 67 Colonne alla presenza del Sindaco di Verona e Presidente Damiano Tommasi, del Sovrintendente Cecilia Gasdia, del Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, del direttore generale del Gruppo Editoriale Athesis Andrea Faltracco, del Marketing Principal Consultant di Fondazione Arena Andrea Compagnucci, del vice Direttore artistico Stefano Trespidi, moderati dal Direttore di TeleArena Mario Puliero. Ospite d’eccezione la pallavolista Maurizia Cacciatori. E Alfonso Signorini, regista della nuova produzione de La Bohème che debutterà in Arena il prossimo 19 luglio. 

Nato nel 2021 nel pieno della pandemia, per ricostruire idealmente l’abbraccio di imprese, sponsor e sostenitori intorno all’Arena, il progetto di fundraising e corporate membership 67 Colonne per l’Arena di Verona è cresciuto superando di anno in anno gli straordinari risultati raggiunti e riscuotendo consensi e riconoscimenti internazionali quale case history del mecenatismo culturale italiano. Nei primi mesi del 2024 ha già stato superato il milione e mezzo di euro raccolti. Aperta fino al 15 aprile la prelazione per i già sostenitori, dopodiché si aprirà l’ingresso alle imprese in lista d’attesa.

Alla base del successo del progetto, il senso di responsabilità e di condivisione di valori che anima gli imprenditori. A fare il loro ingresso nella ‘famiglia’ dell’Arena di Verona, i nuovi sponsor Poste Italiane e ManPower. E le nuove Colonne: Aquardens e Infront Sports & Media, partner internazionale. Così come Due Torri Hotel, 5*L del prestigioso gruppo alberghiero Duetorrihotels, che entra a far parte della categoria leadership delle 67 colonne dove è già presente l’Hotel Milano e si affianca agli altri partner alberghieri che sostengono Fondazione Arena come benefactor: Hotel Accademia, Hotel Bologna, Hotel Colomba d’Oro, Hotel Corte Ongaro, Hotel Giulietta e Romeo, Hotel Verona e Hotel Vista Verona, realtà che saranno impegnate in prima linea per l’evento inaugurale del 7 giugno, La Grande Opera Italiana Patrimonio dell’Umanità, ospitando artisti e autorità da tutto il mondo.

La serata di ieri è stata un’occasione per ribadire il ruolo centrale di Fondazione Arena all’interno dell’economia della città e, più in generale, di tutto il territorio. Basti ricordare l’indotto stimato oltre i 400 milioni di euro, cioè più dell’1,5% del PIL complessivo di tutta la provincia veronese

Numeri importanti ottenuti grazie al contributo degli sponsor di lungo corso, in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, e poi Volkswagen Group Italia, DB Bahn, Forno Bonomi, Genny. Tra gli official partner marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group, Palazzo Maffei e Mantova Village. Oltre a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana dell’omonimo pastificio e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse, con il Gruppo Editoriale Athesis, media partner. Main Sponsor per la Stagione Artistica 2024 al Teatro Filarmonico BCC Veneta. Da inizio 2024 anche Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP

Damiano Tommasi, Sindaco di Verona e Presidente di Fondazione Arena:

«È un progetto che ho ereditato, rappresentativo del valore che deve avere la lirica in Arena. Il Canto Lirico quest’anno è entrato nel patrimonio Unesco, un riconoscimento che attesta quanto sia di qualità l’investimento fatto dalla nostra comunità, fin dall’inizio, in tempi preoccupanti in cui bisognava fare squadra, un periodo buio che ci ha lasciato la possibilità di fare rete. La partecipazione di tanti imprenditori ci sprona a fare sempre meglio, soprattutto dopo il centesimo festival, sentito e partecipato da tutta la nostra comunità. Tra due anni esatti, il 6 marzo 2026, ospiteremo la cerimonia delle Olimpiadi nel nostro anfiteatro. Per cose grandi bisogna essere in tanti, grazie per quello che continuerete a fare».

Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena:

«È con grande entusiasmo che diamo il benvenuto ai nuovi sostenitori. Qualche mese fa avevamo annunciato i grandi progetti per l’inverno e oggi vogliamo ricordarli. In pochi mesi siamo stati in Senato per il Concerto di Natale con il presidente Mattarella, in udienza da Papa Francesco e sul palcoscenico di Sanremo. E nel frattempo, grazie al grande lavoro del Ministero della Cultura e del Comitato di Salvaguardia, la Pratica del Canto lirico in Italia è finalmente patrimonio dell’umanità. Da questo traguardo è nato un bando ministeriale per un evento unico celebrativo e siamo orgogliosi di poter dire che Fondazione Arena è stata scelta per ospitare quella che sarà una serata straordinaria. Il prossimo 7 giugno inaugureremo il Festival con un evento mai visto prima».

Gianmarco Mazzi, Sottosegretario alla Cultura:

«Credo sia fondamentale che la cultura sia sostenuta anche da soggetti privati. Lo Stato può fare molto, può essere in prima linea, ma non sempre ha le risorse necessarie viste le numerose emergenze a cui deve rispondere. L’impegno del Ministero alla Cultura è alto affinché i fondi siano sempre di più, ma questo comparto, che produce spettacoli di altissima qualità ma con grandi costi, ha bisogno del sostegno di tutti. Fondazione Arena è l’unica realtà al mondo che ha il know-how per realizzare grandi allestimenti d’opera, uno dei motivi per cui è stata scelta dal Ministero per ospitare le celebrazioni per il Canto Lirico Patrimonio dell’Umanità che si terranno il 7 giugno in mondovisione. Quel giorno a Verona ci sarà tutto il mondo della cultura e i più grandi artisti internazionali, sarà uno spettacolo mai visto prima».

Alfonso Signorini, regista de La Bohème:

«All’Arena di Verona ho imparato ad amare l’opera. Una zia melomane mi accompagnava per vedere gli spettacoli. Dalla seconda gradinata, con il caldo torrido, fui conquistato da Madama Butterfly. Quando mio padre venne promosso, passammo in prima gradinata. Fui poi loggionista alla Scala e mi diplomai in pianoforte. Per me sarà un’emozione grandissima debuttare alla regia in Arena, nel centenario pucciniano. Sento un senso di responsabilità enorme. Geni come Puccini sapevano distribuire nella loro partitura tante sfumature alle quali noi uomini moderni dobbiamo avere l’intelligenza di attingere. Grazie pertanto a questo mondo dell’imprenditoria illuminata, che fa grandi cose. Oggi, come ieri, voi fate mecenatismo e permettete vengano prodotte meraviglie».

Andrea Faltracco, direttore generale del Gruppo Editoriale Athesis, partner del progetto:

«I risultati del progetto e il suo impatto sociale dimostrano il successo di questo percorso avviato e sostenuto da tanti imprenditori. Il Gruppo Athesis è impegnato quotidianamente nell’informare i cittadini e nel creare opportunità di sinergia tra imprese, istituzioni e persone, nel creare nuovo valore. E il progetto con Fondazione Arena, eccellenza mondiale, si innesta perfettamente in questa mission. Una sfida continua e giornaliera. Scriviamo storie, pubblichiamo giornali, questa è una bellissima pagina della nostra città, della comunità veronese».

Stefano Trespidi, Vice Direttore Artistico di Fondazione Arena:

«Cento emozioni più una, la tua. La vostra e nostra. Sarà un’estate incredibile. Partiamo il 7 giugno con questo grande evento e, il giorno dopo, avremo Turandot per la regia di Zeffirelli, un grande omaggio al centenario pucciniano. In cartellone due Aida, quella storica del 1913 e la produzione di Poda per il centesimo, un grande successo che l’anno scorso ha conquistato spettatori che solitamente non vengono in Arena. Per La Bohème sta prendendo forma una lettura graffiante e interessante, che non si accontenta, seppur rispettosa della tradizione. E poi Tosca con le star della lirica, i migliori cantanti al mondo: Netrebko, Kaufmann, Eyvazov, Salsi, Stikhina e Tézier. Numerosi i Gala, dai Carmina Burana, alla IX Sinfonia di Beethoven, oltre a qualche sorpresa che si aggiungerà nelle prossime settimane. Infine, grande attenzione per la danza con Roberto Bolle & Friends e Zorba il Greco, che raddoppia a due serate. Supportate un’impresa culturale che sta andando bene e che punta a tenere alto il livello artistico così come i risultati economici. L’anno scorso abbiamo chiuso la più grande tournée di promozione internazionale mai fatta da Fondazione Arena. Quest’anno arriveremo anche negli Stati Uniti». 

Andrea Compagnucci, Marketing Principal Consultant di Fondazione Arena:

«Siamo orgogliosi di annunciare che la raccolta delle 67 Colonne ha già superato il milione e mezzo di euro. Ricordiamo che fino al 15 aprile sarà attiva la prelazione per le vecchie Colonne, dopodiché apriremo l’ingresso alle imprese in lista d’attesa. Il prossimo appuntamento per i sostenitori sarà il 22 maggio, in Arena: non vediamo l’ora di vedere i risultati che raggiungeremo quest’anno, sperando di superare i 2 milioni del 2023. Questa sera sono stati annunciati i nuovi ingressi, tra cui Infront Sport& Media, gruppo internazionale che ha risposto all’avviso pubblico dedicato alle aziende del mondo del fundraising e degli incentive che vogliono contribuire al successo di Fondazione Arena. Un segnale importante perché denota quanto la vostra presenza al nostro fianco abbia dato fiducia ad altri. Siamo solo a inizio marzo e abbiamo già superato ogni aspettativa. Segnali che ci riempiono d’orgoglio. Ecco perché, dopo le serate Oltre il limite, Cento volte la prima volta, questa non poteva che essere una “Magnifica ossessione”. Sono aperte anche le prenotazioni alle Arena Experience 2024 dedicate alle aziende e curate anche quest’anno dal gruppo Noahlity».

A chiudere la serata, la pallavolista Maurizia Cacciatori, che ha incantato la platea con il racconto emozionato delle sue avventure sportive e dell’eredità che il volley le ha lasciato. Una partita, la sua, durata oltre due decenni, nella massima categoria. Simbolo italiano della pallavolo nel mondo con 228 presenze in nazionale e 17 trofei vinti a livello di Club, oltre a numerose medaglie conquistate con la maglia azzurra. «Le squadre vincenti non nascono mai per caso – ha detto Cacciatori, frase che ha ripetuto e che ha voluto far scrivere in grande sul ledwall –. Nel pallone ho trovato quello che cercavo, così come nella condivisione con le compagne di squadra. Siamo le decisioni che prendiamo. E ringrazio lo sport per la grande eredità che mi ha lasciato, un percorso fatto di coraggio, collaborazione, empatia, ascolto. Di voglia di mettersi in gioco, sempre, anche questa sera».

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