Ultimo doppio appuntamento della Stagione Sinfonica 2025 di Fondazione Arena di Verona
Concerto con una prima assoluta al Teatro Filarmonico
Venerdì 5 e sabato 6 dicembre, il maestro Enrico Fagone debutta sul podio dell’Orchestra areniana.
In programma due rarità: la raffinata Aubade di Poulenc, la Sonatina per fiati di Strauss e la prima esecuzione di Sentieri della memoria, con il compositore stesso al pianoforte, Orazio Sciortino E domenica 7 dicembre, gran finale per Musei in Musica in Sala Maffeiana con Stravinsky
Fiati di Fondazione Arena protagonisti per l’ultimo appuntamento della Stagione Sinfonica veronese 2025: venerdì 5 dicembre alle 20, con replica sabato 6 dicembre alle 17, per la prima volta in programma sarà la crepuscolare prima Sonatina di Richard Strauss, diretti da Enrico Fagone, esordiente al Teatro Filarmonico. Le forze areniane si raduneranno attorno al pianoforte di Orazio Sciortino per il “concerto coreografico” di Poulenc, Aubade, e per la prima esecuzione assoluta di Sentieri della memoria, nuova commissione di Fondazione Arena. Posti disponibili. Già in vendita anche tutte le date della Stagione Artistica 2026.
Per l’ultimo doppio appuntamento della Stagione Sinfonica 2025, Fondazione Arena prosegue nella sua proposta di repertorio meno frequentato, capolavori da scoprire, prime esecuzioni a Verona, anche prime assolute. È il caso del concerto di venerdì 5 (alle 20) e sabato 6 dicembre (alle 17), con legni e ottoni dell’Orchestra di Fondazione Arena in prima linea: insieme ad archi e percussioni in numero studiatamente ridotto, daranno vita ad Aubade, un “concerto coreografico per pianoforte 18 strumenti” di Francis Poulenc (1899-1963) scritto nel 1929 su soggetto di Jean Cocteau per un nuovo balletto sul mito di Diana e Atteone, ma con un particolare e molto moderno focus sulla solitudine della dea. La sperimentazione timbrica e l’ispirazione neoclassica di Aubade sono contrapposte alla seconda parte del programma, con la prima Sonatina per 16 strumenti a fiato di Richard Strauss (1864-1949), titolata dall’autore stesso “dallo studio di un invalido” con riferimento autobiografico alla propria salute e alla percezione di sé come “grande inattuale”: il brano, insieme all’immediatamente successiva seconda Sonatina per lo stesso organico, appartiene alla produzione estrema dell’ottantenne Strauss, scritta nel 1943 come fuga ideale nella grazia dell’Harmoniemusik settecentesca, proprio negli anni peggiori per la storia tedesca. Il programma sarà diretto da Enrico Fagone, Associate Conductor del Teatro Grattacielo di New York, già virtuoso contrabbassista e maestro in ascesa, con particolare attenzione al repertorio contemporaneo. Solista del concerto di Poulenc è Orazio Sciortino, Compositore dell’Anno 2024 agli International Classical Music Awards (ICMA), già applaudito a Verona anche come esecutore di proprie opere, che siederà al pianoforte per la prima esecuzione assoluta di Sentieri della memoria, un concerto dagli inediti spunti autobiografici, nato su commissione di Fondazione Arena di Verona e presto edito da Curci, come le altre creazioni del compositore. I biglietti sono disponibili sul sito web arena.it al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico e nelle Biglietterie di via Dietro Anfiteatro e di via Roma, mentre sono già in vendita biglietti, carnet e abbonamenti per tutta la nuova ricca Stagione Artistica 2026 al Teatro Filarmonico.
Nel fine settimana si concluderà anche la rassegna da camera 2025 con un programma che tocca il Novecento, i suoi grandi cambiamenti e il neoclassicismo in musica: domenica 7 dicembre alle 11, in Sala Maffeiana, l’ultimo appuntamento di Musei in Musica è interamente dedicato a Stravinsky, con il suo Ottetto per fiati e la suite da L’Histoire du soldat.
BCC Veneta si conferma main sponsor della Stagione Artistica di Fondazione Arena al Teatro Filarmonico.