
Cinque serate di opera dal 16 al 20 luglio 2025 con Aida, Nabucco, La Traviata, Carmen fra nuovi debutti e attesi ritorni
Anna Netrebko guida i nuovi cast in Arena
Venerdì 18 sul palcoscenico, prima di Carmen, la Banda musicale dei Vigili del fuoco
Prima volta in Italia per Netrebko come Abigaille in Nabucco
Il 102° Arena di Verona Opera Festival prosegue con cinque serate di grande spettacolo e cast internazionali di primo piano: mercoledì 16 e domenica 20 luglio, l’Aida ‘di cristallo’ diretta da Oren, giovedì 17 Anna Netrebko debutta nel nuovo Nabucco, venerdì 18 Carmen con Rachvelishvili e De Tommaso, sabato 19 La Traviata con Feola, Korchak e Salsi.
Venerdì 18 luglio, ospite d’onore la Banda musicale nazionale dei Vigili del Fuoco.
AIDA. Mercoledì 16 luglio alle 21.15 è in scena Aida di Giuseppe Verdi, ‘regina’ dell’Arena sin dalla prima serata d’opera del 1913, qui nell’allestimento ‘di cristallo’ firmato da Stefano Poda, che unisce simbologia egizia, alta moda e arte contemporanea. Daniel Oren guida l’Orchestra e il Coro di Fondazione Arena e un cast di artisti internazionali: protagonista titolare è il soprano Olga Maslova, accanto al Radames di Jorge de León e alla principessa Amneris di Agnieszka Rehlis. I bassi Alexander Vinogradov e Ramaz Chikviladze vestono rispettivamente le parti del gran sacerdote egizio Ramfis e del faraone, così come il baritono Amartuvshin Enkhbat è Amonasro, re etiope e padre di Aida. Completano il cast Carlo Bosi e Francesca Maionchi, messaggero e sacerdotessa. Tutti gli artisti tornano in scena domenica 20 luglio, sempre alle 21.15, molti per l’ultima volta in stagione nei rispettivi ruoli, con un significativo debutto stagionale: quello del tenore Yusif Eyvazov, atteso Radames.
NABUCCO. Giovedì 17 luglio, alle 21.15, torna in scena Nabucco, dramma corale di Verdi, nel nuovo allestimento che ha inaugurato il Festival 2025, per una delle repliche più attese dell’estate: il soprano Anna Netrebko interpreterà infatti Abigaille per la prima volta in Italia, dopo il debutto tedesco in una parte che richiede carisma, estensione, varietà di accenti, ira ferina e dolcezza. Con lei si riconferma gran parte del cast della prima: il baritono Amartuvshin Enkhbat nel ruolo del titolo, Francesca Di Sauro come Fenena, Galeano Salas come Ismaele, con il basso Christian Van Horn nei panni di Zaccaria, Gabriele Sagona in quelli del gran sacerdote di Belo), Carlo Bosi come Abdallo e Daniela Cappiello come Anna. Nabucco è anche vicenda collettiva, narrata dal Coro, preparato da Roberto Gabbiani, protagonista delle pagine più celebri, mentre la direzione musicale è affidata a Pinchas Steinberg, alla guida dell’Orchestra areniana. Grande impegno anche per Ballo, figuranti e Tecnici di Fondazione Arena nello spettacolo di Stefano Poda, che mostra lo scontro fra i popoli del libretto in un dualismo di colori e masse in perenne conflitto, come due particelle separate in attesa di una riconciliazione finale, ideale ricongiungimento in una sola umanità. Tremila costumi, tessuti innovativi, duelli di scherma, effetti speciali di luce e una simbolica esplosione che cambia la storia di Nabucco e dei popoli.
CARMEN. Venerdì 18 luglio alle 21.15, grande ritorno di Carmen, a 150 anni dalla prima assoluta dell’opera di Bizet, e atteso ritorno in Arena di Anita Rachvelishvili, mezzosoprano georgiano nei panni della protagonista. Con lei per una sera il tenore Freddie De Tommaso come Josè e il basso Alexander Vinogradov come Escamillo, mentre Mariangela Sicilia riprende la parte di Micaela. Completano il cast Sofia Koberidze, Daniela Cappiello, Jan Antem, Carlo Bosi, Gabriele Sagona, Giulio Mastrototaro. Sul podio dell’Orchestra areniana il maestro Francesco Ivan Ciampa, in scena il Coro preparato da Roberto Gabbiani, le voci bianche di A.Li.Ve., il Ballo coordinato da Gaetano Bouy Petrosino, oltre duecento tra mimi, figuranti e danzatori spagnoli della Compañia Antonio Gades diretta da Stella Arauzo, qui impegnata nelle originali coreografie di El Camborio. Lo spettacolo è la produzione “colossal” di Franco Zeffirelli, la sua prima in Arena, che compie 30 anni, con costumi di Anna Anni, luci di Paolo Mazzon e una Siviglia curata nel minimo dettaglio, tra piazze, taverne e alture, briganti, mercanti e toreri.
Prima dell’inizio dell’opera, sull’immenso palcoscenico dell’Arena saliranno i quarantacinque esecutori della Banda del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per un momento musicale speciale diretto dal Maestro Donato Di Martile. Ad accoglierli il sovrintendente Cecilia Gasdia, assieme al sottosegretario agli Interni con delega ai Vigili del Fuoco Emanuele Prisco e al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Eros Mannino. Sarà un rappresentante dei Vigili del fuoco a suonare il tradizionale gong che scandisce i minuti prima dell’inizio dell’opera.
LA TRAVIATA. Sabato 19 luglio, alle 21.15, la direttrice d’orchestra Speranza Scappucci sale l’ultima volta sul podio areniano per l’applaudita produzione de La Traviata di Verdi secondo Hugo De Ana, tra abiti belle époque, specchi, arazzi e sontuose cornici. Nuova coppia protagonista, con il soprano Rosa Feola nei panni di Violetta e il tenore Dmitry Korchak in quelli dell’amato Alfredo, accanto al baritono Luca Salsi come Germont padre. In scena apprezzati artisti e giovani affermati nelle parti di fianco: Sofia Koberidze, Carlo Bosi, Francesca Maionchi, Jan Antem, Nicolò Ceriani, Gabriele Sagona, Hidenori Inoue e Alessandro Caro. Le feste sono animate dal Ballo coordinato da Gaetano Bouy Petrosino nelle le coreografie di Leda Lojodice, con il Coro di Fondazione Arena, mimi, figuranti, tecnici. Nuovo direttore e nuovi cast per ultime due recite del 25 luglio e 2 agosto.
I biglietti per tutte le date sono già in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona, su Ticketone e alla Biglietteria Centrale dell’Arena. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65.
L’Arena di Verona Opera Festival 2025 conta sul sostegno di numerosi sponsor, in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, e poi Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, Forno Bonomi, Numia, RTL 102.5, Genny, che ha firmato le divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico, e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Metinvest, SABA Italia, SDG Group, Sartori di Verona, Palazzo Maffei e Mantova Village. Così come Calvisius Arena Foyer, ManPower Group e Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Ferroli. Oltre a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana dell’omonimo pastificio e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse, con il Gruppo Editoriale Athesis, media partner.